Temperature superiori o inferiori a queste, infatti, possono provocare dei danni.
In caso di temperature troppo basse, infatti, le patate tenderanno ad addolcirsi e questo porterà, al momento della loro frittura, ad un imbrunimento.
Superati i 12° di temperatura, invece, possono velocizzare la formazione precoce di germogli.
Fondamentale per una giusta conservazione, è l’intensità della luce del luogo scelto per la conservazione.
E' preferibile un ambiente buio, che evita la formazione di muffa.
La presenza di luce eccessiva può provocare un’alterazione della buccia che assume un colore verdastro.
MAI CONSERVARLE IN FRIGORIFERO
Quando si sbucciano bisogna eliminare ogni eventuale macchia verde, ma anche eventuali germogli che si sono formati.
Se, invece, intendiamo conservarle cotte, allora dopo averle bollite le patate potranno essere conservate per 2/3 giorni in frigorifero, con tutta la buccia ed avvolte nella pellicola.
Se, invece, intendiamo conservarle cotte, allora dopo averle bollite le patate potranno essere conservate per 2/3 giorni in frigorifero, con tutta la buccia ed avvolte nella pellicola.
In alternativa, è possibile conservare le patate dopo averle cotte.
Dopo averle accuratamente sbucciate, lavate e tagliate come si desidera, le patate devono essere bollite per circa un minuto in acqua salata quindi scolate e tamponate con uno strofinaccio pulito prima di riporle nei classici sacchetti per il freezer, sigillandoli facendo uscire prima tutta l’eventuale aria (così potranno essere conservate fino a 12 mesi).
Se invece desiderate delle patate fritte ma volete congelare anche queste, allora potete procedere con una prefrittura in olio bollente per qualche minuto, prima di tamponarle accuratamente con carta assorbente da cucina e successivamente congelarle.
Al dell’utilizzo occorrerà semplicemente utilizzare le nostre patate senza necessità di scongelarle precedentemente.